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Davide Zanelli·19 aprile 2019
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Davide Zanelli·19 aprile 2019
I risultati dell’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus sono sotto gli occhi di tutti e lo stesso vale per le conseguenze dell’addio del portoghese al Real Madrid.
Pur cambiando maglia e campionato, CR7 non ha smesso di segnare con costanza, senza mai far mancare il proprio apporto nelle partite decisive.
Eppure, dopo aver vinto tre Champions League consecutive con i Blancos, il fenomeno portoghese si trova ad affrontare una cocente eliminazione arrivata ai quarti di finale contro l’Ajax.
Cosa è realmente cambiato? I numeri dicono che la principale differenza è legata a chi sta attorno a CR7, i suoi compagni di squadra e – soprattutto – di reparto.
Analizzando la partecipazione alle reti totali segnate in totale dalla Juventus in questa stagione e dal Real Madrid nelle ultime annate balza all’occhio una differenza sostanziale: Cristiano è più necessario per i bianconeri rispetto a quanto lo fosse per i Blancos. O meglio: a Torino, il portoghese non ha ancora trovato i giusti comprimari.
In Serie A infatti Ronaldo ha partecipato al 44,6% dei gol segnati dalla squadra di Allegri. Nelle ultime tre stagioni di Liga, invece, la sua percentuale è stata decisamente più bassa.
In poche parole, Cristiano ha una costanza disarmante ed è imprescindibile in qualsiasi squadra giochi. È il rendimento e la capacità d’incidere dei suoi compagni di squadra a fare la differenza.