📈 Serie A, chi ha fatto più plusvalenze negli ultimi 5 anni? | OneFootball

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Giacomo Galardini·18 luglio 2019

📈 Serie A, chi ha fatto più plusvalenze negli ultimi 5 anni?

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SPOILER ALERT: Non è quello nella foto.

È tempo di bilanci visto che siamo (quasi) al giro di boa del calciomercato. E visto che spesso si sente sempre più parlare di Fair Play Finanziario, del rispetto dei bilanci, della finanza creativa, delle plusvalenze gonfiate, siamo andati a dare un’occhiata allo stato delle casse dei club di Serie A.


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Abbiamo utilizzato Transfermarkt alla voce acquisti/cessioni di mercato, che in Serie A – per molte squadre, rappresentano la seconda (se non la prima) fonte di introito dopo gli incassi dei diritti televisivi.

L’arte della plusvalenza diventa quindi un requisito necessario per rimanere a galla ed evitare di incappare in severe punizioni (vedi Milan). Abbiamo incrociato il saldo bilancio cessioni/acquisti degli ultimi 5 anni dei club della Serie A 2019/2020.


20. MILAN (-343,22 milioni di euro)

Da qualche parte nell’ombra, Fassone e Mirabelli stanno ghignando: il Milan di Yonghong Li ha bruciato qualcosa come 343 milioni di euro, per operazioni di mercato molto oculate come Kalinic, Bonucci e Bacca.

19. INTER (-214, 17 milioni di euro)

L’altra faccia di Milano non se la passa bene. Certo, la proprietà cinese nerazzurra è però appena uscita dal settlement agreement con l’UEFA e adesso può permettersi di offrire 80 milioni allo United per Lukaku, cosa impensabile due anni fa.

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18. JUVENTUS (-197,90 milioni di euro)

Se il mercato della Juventus fosse un meme, sarebbe quello di Fry, il protagonista di Futurama, mentre brandisce una mazzetta di banconote dicendo “sta zitto e prendi i miei soldi”. Almeno Paratici e Nedved sono dei maestri nel gonfiare le plusvalenze (vedi Audero, Mandragora, ma soprattutto Sturaro).

17. BOLOGNA (-68,61 milioni di euro)

Joe Saputo ha ereditato una situazione creditizia non proprio rosea dalla precedente proprietà e il Bologna paga anche acquisti di mercato non proprio oculati, uno su tutti Mattia Destro.

16. NAPOLI (-58,63 milioni di euro)

Aurelio De Laurentiis è uno che sta attento al bilancio, però quando dice che i conti sono in pari mente: i partenopei hanno un buco da quasi 60 milioni di euro, ma d’altronde è proprio ADL il prossimo grande acquisto del Napoli, come lui stesso ha ammesso in passato.

15. SPAL (-36,08 milioni di euro)

La mancata capitalizzazione di alcuni grandi acquisti spingerà la squadra di Semplici a fare un mercato parsimonioso, cercando di fare cassa (vedi la cessione di Lazzari alla Lazio).

14. LAZIO (-28, 52 milioni di euro)

Il club di Lotito – grazie alla sapienza del proprio DS Igli Tare – ha saputo regalare ad Inzaghi una squadra competititiva capace di vincere trofei nazionali e di competere in Europa, senza svendere troppo.

13. PARMA (-26,47 milioni di euro)

I ducali pagano soprattutto l’ultima sessione di mercato chiusasi con un passivo di oltre 17 milioni. D’altronde, quando si fa il salto di categoria dalla cadetteria, bisogna spendere per salvarsi.

12. CAGLIARI (-23,88 milioni di euro)

Anche i sardi avevano chiuso lo scorso bilancio con un secco -15 milioni, motivo per il quale hanno dovuto vendere il pezzo pregiato di casa: Nicolò Barella.

11. BRESCIA (-7,39 milioni di euro)

Cellino non sempre è stato un presidente capace di far fronte a tutte le incombenze finanziarie dei propri club (vedi Leeds e Cagliari) ma finora possiamo limitarci a dire che i 7 milioni di rosso non sono una situazione catastrofica.

10. LECCE (-2,79 milioni di euro)

Certo, sono finiti i tempi di Vucinic alla Roma a quasi 20 milioni, Bojinov alla Fiorentina a 14 e Chevanton al Monaco a 10, però i salentini sono quasi in pareggio di bilancio, non male per una neopromossa.

9. SASSUOLO (-2,13 milioni di euro)

La coppia Carnevali-Squinzi – dalla tranquilla provincia emiliana – è riuscita a trovare quasi il pareggio di bilancio, in quella che ormai è il marchio di fabbrica. La plusvalenza come i tortellini e il ragù.

8. TORINO (+2,27 milioni di euro)

Davide Zappacosta al Chelsea per 25 milioni è un colpo da maestro piazzato con tale sapienza che viene oscurato solo dai 7 milioni sborsati per Rolando Bianchi dal Manchester City.

7. HELLAS VERONA (+4,64 milioni di euro)

Non male un avanzo di quasi 5 milioni per essere una neopromossa. Staremo a vedere però se gli acquisti di questa stagione – indispensabili per la salvezza – sveneranno i veneti.

6. FIORENTINA (+17,59 milioni di euro)

I Della Valle adesso possono riposare tranquillamente, tornando a produrre scarpe, visto che i toscani sono nelle sapienti mani di Commisso. Chissà se il neo patron riuscirà a trovare un DS che – come il buon Corvino – riesca a piazzare Felipe Melo alla Juventus per 25 milioni.

5.  SAMPDORIA (+17,53 milioni di euro)

Ecco un club che tecnicamente avrebbe i bilanci in positivo ma che da alcuni mesi riceve continue pressioni da fondi di investimento esteri che puntano a scalzare il povero ‘Viperetta’, reo di aver piazzato Skriniar a 34 milioni e Torreira a 26.

4. UDINESE (+58,12 milioni di euro)

I Pozzo sanno certamente come far girare i soldi, visto che sono proprietari anche del Watford (e per alcuni anni lo sono stati del Granada). Meret al Napoli e Alexis Sanchez al Barcellona hanno aiutato molto a fare bilancio.

3. ATALANTA (+69,24 milioni di euro)

Percassi è arrivato in Champion League diventando una succursale delle milanesi. Per dirne una: ma lo sapete qual è la cessione più remunerativa della storia orobica? Dite un nome. Kessie? Conti? Caldara? Macchè. Bastioni all’Inter a 31 milioni.

2. ROMA (+77,78 milioni di euro)

Monchi. Croce e delizia dei tifosi romani. Cacciato, insultato, vilipeso. Ma è il Re Mida della Capitale. Allisson, Salah, Pjanic, Manolas, Nainggolan…

1. GENOA (+100,25 milioni di euro)

Preziosi è semplicemente il mago delle plusvalenze. Il Wolf of Wall Street di Genova ha piazzato Piatek a 10 volte il prezzo d’acquisto al Milan, e ancora sta contando i soldi dei vari Milito, Romero, Pellegri…