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Davide Zanelli·18 gennaio 2020
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Davide Zanelli·18 gennaio 2020
Non solo Spinazzola e Politano.
Sono diversi i casi di mercato, rivoluzionati all’ultimo da un dettaglio, un’intenzione o un errore.
Operazioni fatte e concluse, saltate sul più bello: ecco 10 colpi che rientrano in questa categoria.
Ora veste la maglia della Lazio, ma quando arrivò in Italia avrebbe dovuto firmare per la Fiorentina, che in un assurdo duello di mercato lo aveva strappato ai biancocelesti. Al momento della firma, però, il Sergente non se la sentì e fermò tutto. Il resto è storia.
Nell’estate 2018, sembrava tutto fatto per il passaggio di Malcom dal Bordeaux alla Roma, tant’è che i giallorossi e il club francese avevano già annunciato di avere un principio di accordo. Il giocatore scelse però di bloccare tutto e dire sì al Barcellona.
Dopo averlo visto brillare con la maglia della Sampdoria, la Juventus raggiunge un accordo sulla base di 30 milioni con i blucerchiati. Ma il 18 luglio i bianconeri, poco convinti a causa di problemi emersi durante le visite mediche, decidono di rinunciare all’acquisto, portato poi a termine dalla Roma.
Riavvolgiamo il nastro all’estate 2012. Berbatov lascia Manchester (e il Manchester United) su un volo pagato dalla Fiorentina, ma quando fa scalo a Monaco di Baviera cambia idea. Mentre a Firenze lo aspettano, lui prende accordi con la Juventus mandando la Viola su tutte le furie. Ma in serata arriva l’ennesimo colpo di scena: l’attaccante sceglie il Fulham e resta in Premier League.
Storia recentissima (e simile a quella di Spinazzola). La scorsa estate sembrava tutto fatto per il passaggio di Perin dalla Juventus al Benfica. Il portiere era infortunato e i due club non concordavano sui tempi di recupero, tant’è che i portoghesi chiesero di cambiare la formula dell’operazione.
Doveva essere il colpo per rinforzare la fascia sinistra, per accompagnare il talento di Ronaldinho. Eppure Aly Cissokho non diventò mai un calciatore del Milan: il Milan fermò tutto dopo aver riscontrato un problema ai denti con annessi rischi alla postura. Questa fu la versione dei rossoneri, che il giocatore smentì successivamente, anche a distanza di anni: “Tutto falso-disse il calciatore nel 2014- fu la via usata dal Milan per cambiare le carte in tavola con il Porto”.
Si potrebbe dire che questo affare ha cambiato la storia recente del Milan: il Milan aveva chiuso l’arrivo di Tevez dal City e il denaro sarebbe dovuto arrivare dal passaggio di Pato al PSG. I 28 milioni(+ 7 di bonus) erano stati accettati dal Milan, ma il Papero disse no e rimane a Milano, facendo tramontare l’arrivo di Tevez.
Dopo 4 anni a Newcastle, Santon sarebbe potuto tornare in Inghilterra nel 2016: il terzino aveva già effettuato le visite mediche con il Sunderland, dopo un’intesa da 6 milioni tra i due club. Tuttavia saltò tutto: il Sunderland parlò di una mancata intesa tra i club, ma emerse poi la rinuncia del giocatore per alcuni dettagli del suo contratto.
Suazo all’Inter, Suazo al Milan, Suazo all’Inter. Tutto questo in una settimana, poco più. È quanto avvenne nell’estate 2007, quando Galliani scippò all’Inter il giocatore del Cagliari, con tanto di annuncio sul sito del Milan. Ma Suazo si pente, piange al telefono e confessa al presidente del Cagliari di voler andare all’Inter: i nerazzurri lo hanno voluto davvero e l’uruguaiano viene accontentato.
Quando Internet non funzionò. È l’incredibile storia di Kasami e del Pescara: lo svizzero rimase al Fulham a causa di un malfunzionamento della rete internet, che impedì l’invio di alcuni documenti fondamentali. Fu una storia bizzarra, passata alla storia per lo sfogo di Mino Raiola, agente del giocatore.