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Andrea Agostinelli·1 marzo 2019
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Andrea Agostinelli·1 marzo 2019
Il 15 febbraio 2006 la Roma è di scena a Bruges per la gara di andata degli ottavi di finale di Coppa UEFA.
La squadra di Spalletti si impone per 2-1 grazie ad un gol nei minuti finali di Simone Perrotta.
È una partita anonima ma che lascia in eredità ai tifosi giallorossi un’esultanza particolare.
I supporters della Roma che quella sera sono in Belgio, infatti, notano come i tifosi di casa cantino tutti insieme il ritornello di ‘Seven Nation Army’ dei White Stripes per festeggiare il gol della loro squadra.
È un motivetto semplice che i tifosi giallorossi fanno proprio e che si prende la ribalta nazionale in Italia la sera del derby di ritorno fra Lazio e Roma.
Grazie ai gol di Taddei e Aquilani la Roma si impone per 2-0 infilando il proprio undicesimo successo consecutivo in campionato.
All’epoca si trattava del record assoluto in Serie A, un motivo più che valido per scatenare la festa romanista al grido di “Po po po”.
Il grande protagonista è il grande assente: Francesco Totti. Il capitano si è infortunato la settimana precedente contro l’Empoli e quando i suoi compagni di squadra indossano la sua maglia mentre cantano sotto la Curva Sud, lui ancora non sa se giocherà i Mondiali che da lì a qualche mese si sarebbero disputati in Germania.
Totti in Germania riuscirà ad andarci e riuscirà a prendersi la sua rivincita cantando a squarciagola quel “Po po po” diventato la colonna sonora della vittoria della Nazionale di Marcello Lippi.