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Andrea Agostinelli·19 febbraio 2019
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Andrea Agostinelli·19 febbraio 2019
Nonostante il momento delicato che sta vivendo, Mauro Icardi è senza ombra di dubbio il giocatore più importante della storia recente dell’Inter.
Il centravanti argentino ha messo a segno 122 gol in 210 partite e in occasione del suo 26esimo compleanno abbiamo deciso di fargli e farci un regalo scegliendo i 10 più belli.
C’è un fondamentale tecnico che rende Icardi uno dei migliori centravanti in Europa ovvero il colpo di testa.
Nessuno è in grado di replicare i suoi movimenti in area di rigore e la sua capacità di indirizzare il pallone con forza a prescindere dalla parabola del cross.
Tre dettagli da evidenziare: il gesto con cui indica il punto in cui vuole il pallone, il passo lungo con chiude la corsa e trova la coordinazione per calciare in anticipo, il fatto che questo fosse il suo primo gol in assoluto con la maglia nerazzurra.
Icardi non è un colosso eppure è in grado di reggere a qualsiasi tipo di contatto fisico e nello stesso tempo mantenere la lucidità per spedire il pallone all’incrocio dei pali.
Un’altra caratteristiche dei grandi attaccanti che Icardi possiede è quella di rendere semplici gol che invece non lo sono.
In questo caso sembra tutto così naturale ma la finta con cui manda al bar Lulic non è così scontata e nemmeno la decisione di calciare sul primo palo perchè così beffa il recupero del secondo marcatore e la scivolata del difensore sul secondo palo.
Poi ci sono le occasioni in cui colpisce malissimo il pallone ma la mette comunque all’angolino.
Siamo così abituati a immaginarci Icardi come un rapace dell’area di rigore che ci dimentichiamo le sue qualità balistiche e la sua capacità di colpire anche dalla distanza.
In soccorso alla tesi che abbiamo appena descritto, ecco come ha realizzato il suo primo gol in assoluto in Champions League.
La critica maggiore che si è mossa a Icardi sul piano del gioco è una scarsa partecipazione alla manovra, forse dovuta ad una tecnica di base non così elevata. Una critica che l’argentino ha zittito regalando ai tifosi nerazzurri questo cucchiaio.
“Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione”.
Icardi non segna nel momento in cui colpisce il pallone ma nell’istante in cui legge in anticipo la traiettoria del cross e si fionda alle spalle di Musacchio.
Probabilmente non è un gol così spettacolare ma racchiude in sé tutto il bagaglio di Icardi: le letture, la velocità di esecuzione, la facilità con cui trova la coordinazione, il suo essere letale sotto porta, il fatto che ci creda su ogni singolo pallone e che viva per questi momenti di estasi da poter condividere con i suoi tifosi.
Non dimentichiamoci chi è Icardi, non scordiamoci cosa è in grado di fare, non lasciamoci travolgere dalle polemiche di questi giorni dimenticando il suo valore perché ogni volta che lo nominiamo facciamo riferimento a un fenomeno.