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Davide Zanelli·29 giugno 2019
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Davide Zanelli·29 giugno 2019
La Roja è tornata. Sotto la guida di Reinaldo Rueda, “profe” colombiano che ha studiato alla scuola dei grandi maestri europei, il Cile elimina proprio la Colombia dalla Copa América 2019 e conquista un posto in semifinale, dove affronterà la vincente di Perù-Uruguay.
Si è chiuso ai rigori un quarto di finale nervoso, combattuto senza esclusione di colpi e a tratti persino spettacolare. A essere decisivi sono ancora una volta i calci di rigore. Nel Mondiale 2014, la lotteria degli undici metri diede ragione al Brasile, ma da quell’estate le cose sono cambiate.
Le due vittorie consecutive in Copa América – entrambe ai rigori, entrambe contro l’Argentina – hanno cambiato la storia. Contro la Colombia, ancora una volta, i cileni sono stati impeccabili. James Rodriguez e compagni sono arrivati a un passo dalla semifinale, ma a fare la differenza è stato il tiro sbilenco di Tesillo, a cui è seguita la trasformazione di Alexis Sanchez.
E pensare che, pochi secondi prima dell’errore del terzino colombiano, Yerri Mina aveva festeggiato in maniera provocatoria la trasformazione del quarto penalty.
Il gol di Sanchez ha chiuso la partita e dato il via alla festa cilena, durante la quale il bolognese Pulgar – autore finora di una grande Copa América – ha replicato ironicamente l’esultanza di Mina.
Negli spogliatoi è poi partita la vera festa con capitan Medel grande protagonista.
Il Cile attende ora di conoscere il nome della propria avversaria in semifinale. Ma ciò che più conta è che, dopo la mancata qualificazione al Mondiale 2018, la Roja è tornata: il “profe” Rueda l’ha riportata sulla strada tracciata da Marcelo Bielsa.