📅 Il 2019 di Mauro Icardi: la fascia tolta, la bufera e poi il Psg | OneFootball

Il 2019 è stato, anche, l’anno di Mauro Icardi. Tra la fascia tolta, al lungo addio estivo, fino al Psg. Si è parlato tanto di lui, quasi solo di lui per certi giorni. Ma facciamo un piccolo passo indietro e rivediamo tutto quello che è successo nel suo 2019.

LA GENESI: IL CONTRATTO

Il caos in casa Inter inizia, almeno pubblicamente, dopo la partita contro il Parma del 9 febbraio. Luciano Spalletti lancia un appello alla società: va sistemata la questione legata al contratto di Icardi. Parole forti che aprono il caso in maniera ufficiale dopo tanti piccoli mal di pancia.

LA FASCIA DA CAPITANO

Quattro giorni dopo la decisione che cambierà per sempre la storia dell’Inter. Beppe Marotta decide di adottare le maniere forti e toglie la fascia di capitano ad Icardi per consegnarla a Samir Handanovic. Una scelta che porterà l’ormai ex capitano dell’Inter alla decisione di non partire per Vienna, dove i nerazzurri sono impegnati in Europa League contro il Rapid. È la rottura.

IL COMUNICATO SU INSTAGRAM

Dopo due settimane di silenzi e frecciatine social, Mauro Icardi rompe il silenzio. Lo fa attraverso un vero e proprio comunicato pubblicato sul suo profilo Instagram. Parole che però non vengono apprezzate. Non dai tifosi, che da subito si schierano in grande maggioranza contro l’argentino, e nemmeno dalla dirigenza, che si è sentita attaccata in maniera particolare nella parte finale della lettera.

IL RITORNO IN CAMPO

Il ritorno di Icardi arriva quasi due mesi dopo le parole di Spalletti. Mesi in cui è successo di tutto, da infortuni mascherati a controlli imposti dall’Inter, apparizioni in tv di Wanda Nara con interventi via telefono di Marotta, aggressioni, minacce, insulti. Di tutto. Icardi torna e segna su rigore, lo farà soltanto un’altra volta, sempre su calcio di rigore, nella sconfitta di Napoli.

I RIFIUTI SUL MERCATO

Infine, mica tanto poi, arriva l’estate. Un’estate in cui Icardi ha rifiutato ogni destinazione possibile italiana (a parte la Juventus che non ha mai davvero affondato il colpo): dalla Roma al Napoli, le uniche due vere squadre che hanno provato ad imbastire una trattativa. Poi altri rifiuti, come quello del Monaco, in attesa della chiamata del Psg…

LA POSIZIONE DI MAROTTA

Il giorno prima della presentazione di Antonio Conte all’Inter Beppe Marotta rompe gli indugi e annuncia le esclusioni di Icardi e Nainggolan dal progetto. Una mossa sorprendente perchè fatta alla luce del sole, in pubblico. Marotta non mollerà di un centimetro e alla fine i due partiranno, anche se solo in prestito.

LO “SCIPPO” DEL NUMERO

Dopo l’arrivo di Romelu Lukaku in nerazzurro la maglia numero 9 dell’Inter passa ufficialmente sulla spalle dell’attaccante belga. Ad annunciarlo è l’Inter sui propri social. La contromossa di Icardi è quella di prendere il numero 7, non un numero di ripiego. L’ennesimo gesto di rottura con l’ambiente. Così quando Sanchez arriva a Milano è costretto a optare per l’11, in attesa dell’addio di Maurito.

LA BATTAGLIA LEGALE

Prima di partire e di lasciare Milano, l’entourage di Icardi fa trapelare un atto di accusa legale del giocatore nei confronti del club. L’ultimo gesto prima dell’addio.

UNA NUOVA VITA

Addio che si consuma nell’ultima lunga notte di mercato. Una trattativa lampo che va a termine in breve tempo. Wanda Nara chiude dal terzo piano di un noto hotel del centro milanese il passaggio del suo assistito al Psg in prestito secco per una stagione con diritto di riscatto fissato a 70 milioni. Icardi in Francia torna a segnare e a sorridere.

E IL 2020?

Adesso si attende l’estate. Perchè nonostante i numeri e i gol, Icardi potrebbe decidere di non voler restare al Psg. Come confermato da Leonardo, il futuro di Icardi è, anche, nelle sue mani. E a luglio potrebbe davvero tornare all’Inter. Solo di passaggio, ovviamente.