OneFootball
Giacomo Galardini·12 dicembre 2018
OneFootball
Giacomo Galardini·12 dicembre 2018
La squadra di Di Francesco è assente, spaesata, senza idee e convinzione, e viene surclassata dai cechi, che si meritano così l’accesso all’Europa League anche senza una prestazione maiuscola.
Di Francesco adesso rischia veramente la panchina: Ünder e Kluivert gli unici che si salvano, mentre il resto della squadra, soprattutto Schick, Marcano, N’Zonzi e Pastore, sono solo l’ombra di se stessi.
La partita si gioca a ritmi bassissimi: di fatto, è approcciata da entrambe le squadre come una amichevole, nonostante la Roma debba rispondere con una grande prestazione al momento no, mentre i cechi si giocano l’accesso all’Europa League.
I ritmi sono blandi, il tasso tecnico latita e ci sono davvero pochissime emozioni, una per parte: un grande intervento di Hruska salva su Kluivert (22′), mentre Kovarik (25′) spreca tutto solo davanti a Mirante, in campo al posto di Olsen.
Nella ripresa succede qualcosa: al 55′ occasione per i padroni di casa, più combattivi e arrembanti che nella prima frazione, visto che fiutano la difficoltà giallorossa: Kovarik però spara alto sopra la traversa (55′).
Ma la Roma non c’è: solo Ünder e Kluivert provano ad imbastire qualcosa. Gli altri, soprattutto Schick e Pastore, sembrano fuori condizione e addirittura sbagliano i più elementari passaggi o movimenti.
Ci piacerebbe dire che il vantaggio ceco è arrivato con una grande azione, ma la realtà è che Kovaric si trova tutto solo sul cross basso di Kopic. Il ceco batte agevolmente Mirante e tutta la difesa della Roma, che appare spaesata.
Di Fra toglie un Pastore irriconoscibile e mette dentro Zaniolo, il massimo del tasso offensivo in suo possesso: meno male che ci pensa Ünder su assist di Santon a portare la partita sul pari con un sinistro da fuori area (67′).
Temsilcimiz Cengiz Ünder'den Şampiyonlar Ligi'nde beraberlik golü geldi @OfficialASRoma #PlzenRoma–
Il pareggio non sarebbe sufficiente a salvare questa Roma: ma il problema non si pone, perché i cechi ci credono e trovano al 72′ il meritato vantaggio: Mirante compie un miracolo su Kovaric ma Chory può ribattere indisturbato a porta sguarnita.
E per poco il Plzen non dilaga: solo un minuto dopo il gol i cechi vanno vicinissimi al 3-1 approfittando del blackout della Roma, ma Petrela – dopo aver messo a sedere Marcano – spara sull’esterno della rete.
Di Fra prova Pellegrini per N’Zonzi e Florenzi per Santon, ma la Roma prova solo un tiro velleitario da fuori area con Cristante che finisce a fil di palo.
L’espulsione di Luca Pellegrini per doppia ammonizione è lo specchio della situazione della Roma: gomito alto, nervosismo e mancanza di idee e carattere.
Cenzig Ünder (Roma): Si salva solo lui insieme a Kluivert.
Chory (Viktoria Plzen): Il gol vittoria e una prestazione niente male, anche se il tandem Manolas-Marcano lo fa sembrare Ibrahimovic.
Pastore (Roma): Ne abbiamo scelto uno, ma tutti gli altri hanno giocato ampiamente sotto la sufficienza.
Limbersky (Viktoria Plzen): Ha sofferto molto la dinamicità di Kluivert.
VIKTORIA PLZEN (4-2-3-1): Hruska; Havel, Hejda, Hubnik, Limbersky; Prochazka, Hrosovsky; Kopic (71′ Petržela), Cermak (82′ Horava), Kovarik; Chory (87′ Reznicek).
ROMA (4-2-3-1): Mirante; Santon (75′ Florenzi), Marcano, Manolas, Kolarov; Cristante, Nzonzi (80′ Pellegrini); Under, Pastore (59′ Zaniolo), Kluivert; Schick.