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Giacomo Galardini·24 aprile 2019
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Giacomo Galardini·24 aprile 2019
Il Manchester City espunga l’Old Trafford grazie ad una grande prestazione collettiva nel secondo tempo. Guardiola ringrazia il gol di Bernardo Silva e Leroy Sane per lo 0-2 finale.
I citizens ritornano così a +1 in classifica sul Liverpool, fermo a quota 88. La squadra di Solskjær paga la prestazione opaca di Martial e Pogba e la papera di De Gea, mancando l’aggancio al Chelsea.
Guardiola l’aveva detto in conferenza stampa che non sarebbe stata una partita facile: il City in apertura di partita non riesce a offrire il classico pressing feroce contro lo United, che schiera a sorpresa Darmian e anche senza possesso palla riesce a impensierire la retroguardia del City.
Pogba prova a innescare Rashford ma Ederson vigila, mentre Lindgard spreca a lato una buona occasione: gli ospiti si vedono poco: possesso palla schiacciante ma Sterling e Silva non danno problemi a De Gea.
La svolta arriva nella ripresa, e la fornisce Guardiola inserendo Leroy Sane per Fernandinho, arretrando Silva: il City guadagna ampiezza e intensità di gioco mettendo in difficoltà Shaw e Darmian e trovando il vantaggio con un gran sinistro di Bernando Silva, che si beve proprio Shaw e fredda De Gea, forse lento nel chiudere sul primo palo.
Il gol ha l’effetto da far rintanare ancora di più le due linee difensive dello United: il City trova il raddoppio grazie alla coppia Sterling-Sane: bolide del tedesco che De Gea toppa clamorosamente.
Sterling e Sanè diventano così gli unici – dopo Drogba nel 2009/2010 – ad andare in doppia cifra con gol e assist in una sola stagione. Lukaku è la mossa di Solskjær ma non basta: Guardiola si prende un altro pezzo di Premier.
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