📸 5 giocatori acquistati a Gennaio ma che non hanno mai giocato | OneFootball

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Andrea Agostinelli·23 gennaio 2020

📸 5 giocatori acquistati a Gennaio ma che non hanno mai giocato

Immagine dell'articolo:📸 5 giocatori acquistati a Gennaio ma che non hanno mai giocato

Ogni sessione di mercato è caratterizzata da acquisti sensazionali, affari che inizialmente non scaldano il cuore dei tifosi per poi rivelarsi degli autentici colpi di genio e gli inevitabili bidoni.

C’è poi una quarta categoria, quella dei giocatori che vengono acquistati ma che per un motivo o per un altro non scendono mai in campo.


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Storie di prestiti, favori, risse e droga.


ADRIAN MUTU – LIVORNO (2005)

Che Adrian Mutu non fosse destinato a vestire la maglia amaranto era chiaro a tutti sin dal principio dell’operazione.

Il rumeno, all’epoca svincolato dopo essere stato licenziato dal Chelsea per essere risultato positivo alla cocaina e ancora alla prese con una squalifica di sette mesi, era un obiettivo di mercato della Juventus che però non poteva tesserarlo in quanto extracomunitario proveniente da una squadra estera.

Così i bianconeri sfruttarono a proprio favore un cavillo regolamentare che permetteva loro di acquistare un extracomunitario proveniente da una squadra italiana. Ed è così che il presidente del Livorno Aldo Spinelli diventa un personaggio chiave della nostra storia dato che, a fronte della promessa di ottenere il prestito di Raffaele Palladino per la stagione successiva, acquista Mutu per poi girarlo immediatamente alla Juventus.

Un’operazione legale che però qualche anno dopo rischiò di costare caro alle due squadre.

Il Chelsea, infatti, presentò ricorso al TAS per ottenere da Juventus e Livorno i 17 milioni di multa, nel frattempo diventati 22 per gli interessi maturati, che la FIFA aveva inflitto al calciatore rumeno ma che i Blues non riuscirono mai ad ottenere.

Una richiesta di rivalsa che il Tribunale Arbitrale dello Sport non trovò ammissibile.


BARTOSZ SALAMON – MILAN (2013)

“Prima di pensare al mercato proveremo Salamon, perché tutti ce lo segnalano come un ottimo giocatore, quindi lo proveremo e magari lo abbiamo in casa”. Con la classica paraculaggine che lo ha sempre contraddistinto, Adriano Galliani interviene ai microfoni di Sky Sport prima della sfida casalinga con la Lazio per discutere dei numerosi infortuni che hanno colpito la difesa rossonera.

Si parla della possibilità di tornare sul mercato per firmare un giocatore svincolato ma l’amministratore delegato del Diavolo, fedele al motto da lui stesso griffato ‘Mercato chiuso, al completo siamo competitivi’, ricorda agli ospiti in studio che il Milan un difensore che all’occorrenza può scendere in campo lo ha già in rosa.

Si tratta di Bartosz Salamon, polacco di 22 anni acquistato qualche giorno prima dal Brescia (Serie B) per 3,5 milioni di euro. Un affare accolto con grande entusiasmo dalla stampa e dai tifosi rossoneri, convinti che la dirigenza stesse dando vita ad un nuovo progetto.

Il grande architetto dell’operazione è il suo agente che per una curiosa coincidenza è la stessa persona che qualche settimana prima della firma di Salamon ha curato la trattativa tra Milan e Manchester City per Mario Balotelli. Si tratta ovviamente di Mino Raiola, un uomo che in quelle settimane è di casa in Via Turati.

Salamon si dichiara estasiato dal suo arrivo al Milan e dice non vedere l’ora di scendere in campo. Un entusiasmo non condiviso dal tecnico Massimiliano Allegri che lo porta in panchina in 8 occasioni senza mai farlo scenderà in campo.

Qualche mese dopo, nel corso della sessione estiva, Salamon verrà ceduto alla Sampdoria nell’ambito dell’operazione per Andrea Poli.


ZINÉDINE MACHACH – NAPOLI (2018)

La sessione invernale 2018 è abbastanza movimentata per il Napoli.

La squadra di Maurizio Sarri è in corsa per lo Scudetto e tutta la piazza chiede al presidente Aurelio De Laurentiis uno sforzo economico per rinforzare l’organico e provare a conquistare quel titolo che al San Paolo non vedono dai tempi di Diego Armando Maradona.

ADL questo sforzo è anche disposto a farlo ma prima Simone Verdi si tira indietro nonostante Napoli e Bologna abbiano già raggiunto un accordo, la solita diatriba sui diritti d’immagine blocca l’arrivo di Davy Klaassen dall’Everton mentre un’offerta da 28 milioni più uno di bonus non basta a convincere il Sassuolo per cedere Matteo Politano.

Così l’unico vero acquisto di quella sessione resta Zinédine Machach, centrocampista francese classe 1996 che arriva a parametro zero dopo la rescissione con il Tolosa a causa di una rissa con l’allenatore.

Una scommessa che non porta alcun risultato dato che Sarri nel corso del resto della stagione lo lascia sempre seduto in panchina.

Nemmeno l’addio del tecnico toscano cambia le carte in tavole dato che ad oggi le presenze con il Napoli di Machach, attualmente in prestito al Cosenza dopo le esperienze con Carpi e Crotone, sono ancora zero.


KWADWO ASAMOAH – TORINO (2008)

Due personaggi chiave nella carriera di Kwadwo Asamoah sono stati Alessandro Rosina e Alvaro Recoba. Una coppia inaspettata ma il centrocampista ghanese incontra nel corso della sua brevissima esperienza al Torino.

Sulla sponda granata del capoluogo piemontese Asamoah ci arriva attraversando la Svizzera dato che è il Bellinzona la prima squadra europea a credere in lui, acquistandolo dai ghanesi del Liberty Professionals.

Complice la legislazione svizzera in merito agli extraeuropei, Asamoah non ottiene il permesso di soggiorno-lavoro e così la squadra svizzera lo gira in prestito con diritto di riscatto alla società di Urbano Cairo.

Immagine dell'articolo:📸 5 giocatori acquistati a Gennaio ma che non hanno mai giocato

Asamoah verrà girato alla Primavera, giocando solamente quattro partite, e in cinque diverse occasioni verrà aggregato alla prima squadra senza però avere l’onore di esordire in Serie A.

In un vecchia intervista l’attuale giocatore dell’Inter ha affermato che fatica a sentirsi un ex del Torino ma ritiene il passaggio in granata una tappa fondamentale della sua carriera dato che, tornando alla nostra introduzione, i complimenti e i consigli di Rosina e Recoba gli hanno permesso di farsi trovare pronto al momento del suo trasferimento all’Udinese.

Gino Pozzo, infatti, era stato l’architetto del passaggio in granata di Asamoah e per ricambiare il favore a Urbano Cairo, qualche mese dopo facilitò l’approdo a Torino del difensore Riccardo Colombo.


YOHAN BENALOUANE – FIORENTINA (2016)

La vittoria da parte della Premier League da parte del Leicester è senza ombra di dubbio la favola calcistica più bella di sempre.

Trai giocatori che il 7 maggio 2016 assistono all’esibizione di Andrea Boccelli e successivamente possono alzare al cielo il trofeo di campioni c’è Yohan Benalouane, difensore francese che però in quel momento è tecnicamente tesserato con la Fiorentina.

I viola infatti lo avevano acquistato dalle Foxes con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 6 milioni di euro pur non avendo avuto i tempi tecnici per fargli svolgere delle visite mediche approfondite. Un peccato capitale.

Il difensore ha infatti un non precisato problema alla schiena che di fatto gli impedisce di allenarsi.

Una situazione paradossale che raggiunge il punto di non ritorno quando la Fiorentina decide di bloccare gli stipendi del francese, il quale torna a Leicester e nel frattempo denuncia la Fiorentina alla FIFA per ottenere i soldi che gli spettano.

Benalouane vincerà la causa ma purtroppo per lui non potrà mai fregiarsi del titolo di Campione d’Inghilterra in quanto in quella stagione non solo non giocò mai con la Fiorentina ma con il Leicester non raggiunse nemmeno la soglia minima di 5 presenze in campionato necessarie per ottenere il riconoscimento dalla Premier League.