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Andrea Agostinelli·4 novembre 2019

📸 Un gol in 3 mosse: l'azione con cui il Cagliari ha steso l'Atalanta

Immagine dell'articolo:📸 Un gol in 3 mosse: l'azione con cui il Cagliari ha steso l'Atalanta

Grazie alla vittoria sull’Atalanta, nono risultato utile consecutivo, il Cagliari è salito al quarto posto.

Un risultato difficilmente pronosticabile ad inizio stagione ma che mette in evidenzia le potenzialità della squadra di Maran.


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I sardi hanno dei principi di gioco solidi, non sono ancorati ad un solo sistema tattica e soprattutto possono contare su tanta qualità nei suoi interpreti principali, come dimostrato nell’azione del definitivo 0-2.


#1

Il movimento in verticale di Castro libera la linea di passaggio verso Nainggolan.

A quel punto si innesca il classico sistema di marcature a uomo dell’Atalanta con Pasalic che assorbe il movimento in profondità di Castro mentre Djimsiti, il centrale difensivo, che si alza oltre la metà campo effettuando il movimento contrario andando in pressione su Nainggolan.

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Questa serie di meccanismi rallenta la manovra della squadra di Maran, e infatti il pallone tornerà a Cacciatore, ma allo stesso tempo svuota il mezzospazio sulla trequarti difensiva del Cagliari.


#2

Come detto l’Atalanta si difende in maniera ordinata, sfruttando la linea laterale per portare ulteriore pressione al Cagliari.

Ma dato che ad ogni gol corrisponde un errore, in questo caso lo si può imputare a Muriel che rimane in marcatura sui centrali anziché accorciare su Oliva, l’unico giocatore del Cagliari in grado di ricevere il pallone in una posizione pericolosa.

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A questo punto va apprezzato anche il coraggio di Cacciatore, primo giocatore del Cagliari per numero di passaggi riusciti (50).

Il terzino rossoblu non cerca il classico lancio lungolinea per servire il movimento in verticale del centravanti ma rischia la giocata con il passaggio in orizzontale che in pratica libera Oliva sulla trequarti per la conduzione palla al piede che spezza il campo in due.


#3

A rincorrere Oliva è Malinovskiy che però, essendo partito leggermente in ritardo, non riesce a contrastare in maniera efficiente il suo avversario.

Inoltre va dato merito allo stesso Oliva che difende il possesso deviando leggermente la sua corsa verso l’interno nonostante, come dimostra il suo passaggio in verticale fatto con l’esterno, il sinistro non sia il suo piede preferito.

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La ciliegina sulla torta la mette Giovanni Simeone che nel corso di tutta la partita ha messo in difficoltà la difesa dell’Atalanta con i suoi scatti in profondità.

In questo caso di muove alla perfezione alle spalle di Palomino, raccoglie palla in area di rigore, attende il taglio di Joao Pedro e poi serve a rimorchio lo stesso Oliva il quale, dopo aver battuto sullo scatto Malinovskiy, segna il suo primo gol in Serie A con una conclusione di prima intenzione che buca Gollini.