🗣 Le 10 migliori perle sentite al Festival dello Sport di Trento | OneFootball

Non ne ho mai tirato uno così in vita mia, forse uno alto, ma non così tanto sopra la traversa. A volte ancora prima di andare a dormire ci ripenso

Una delle più grandi delusioni in vita mia, non ricordo di aver mai pianto così con altre squadre.

Dopo il gol in rovesciata gli chiesi: ‘Ma quanti anni hai?’. Lui rispose: ‘Ne ho 32. Mica male no?’. E io pensai: ‘Che figlio di una portoghese…’

Il mio Maestro fu Carlo Ancelotti: mi ha insegnato lui a capire velocemente ciò che serviva da me. Quando vedo Carletto, mi si apre il cuore.

I giocatori bravi in Italia ci sono sempre stati. Bisognava ridargli fiducia.

Quando ci lasciammo i ragazzi erano in lacrime: avevo già firmato con il Chelsea altrimenti sarei rimasto ancora.

Il Toro non è una squadra di calcio, ma è un’idea. E’ un sentimento e noi abbiamo avuto la fortuna di essere capitati in questa favola.

Me lo sto chiedendo anch’io.

Marco un giorno mi disse: ‘Mister da quando alleno, ho capito quanti problemi le ho creato…’E io: ‘Marco, sereno, me ne hai risolti anche molti

Non puoi venderlo, punto e stop. L’abbiamo aspettato due anni, lo vendi in quel momento? È un errore.