OneFootball
Andrea Agostinelli·14 ottobre 2018
OneFootball
Andrea Agostinelli·14 ottobre 2018
Passata l’emozione della vittoria in extremis, cosa ci lascia in eredità la partita con la Polonia?
Proviamo a fare il punto della situazione.
L’Italia finalmente può sorridere. La vittoria sulla Polonia scaccia l’incubo della retrocessione in Lega B ma soprattutto evita una nuova delusione sportiva.
I problemi non sono stati risolti definitivamente ma per una sera possiamo tornare ad essere fieri della maglia Azzurra, con la speranza che da adesso in poi le cose possano solo migliorare.
È ancora presto per dire che il 4-3-3 senza un vero centravanti visto con Ucraina e Polonia sia la formula tattica definitiva ma questa soluzione al momento è l’unica che ha dato risposte positive sul piano del gioco.
Merito di Mancini che non solo ha sfruttato l’intuizione di Ancelotti, ovvero avvicinare Insigne alla porta, ma ha avuto anche il coraggio di lanciare contemporaneamente Jorginho e Verratti, un doppio playmaker che unito alla tecnica di Bonucci permette agli Azzurri di non avere il minimo problema in fase d’impostazione.
Come detto, la partita con la Polonia lascia comunque delle note negative. La più evidente è che l’Italia non riesce proprio a segnare, nemmeno quando crea almeno sette nitide occasioni da gol.
Bisogna migliorare sotto questo aspetto perchè una grande squadra si misura anche dalla capacità di sfruttare a proprio favore ogni minima opportunità e l’Italia, anzi, questa Italia vista con la Polonia ha tutte le caratteristiche per poterlo essere.
Barella : se ancora non siete saliti sul suo carro, fate ancora in tempo. Gioca una partita solidissima, in cui offre un saggio delle sue migliori qualità.
Bonucci: il giudizio è severo ma commette un paio di sbavature in area di rigore che potrebbero costare caro all’Italia.
Polonia: Szczesny 6.5; Bereszynski 5, Glik 5, Bednarek 6, Reca 5.5 (87′ Jedrzejczyk sv); Szymanski 5 (46’Grosicki 5.5), Goralski 5, Linetty 5 (46′ Blaszczykowski 5.5); Zielinski 5.5; Milik 5, Lewandowski 5.5.
Italia: Donnarumma 6; Florenzi 6 (84′ Piccini sv), Bonucci 6, Chiellini 6, Biraghi 6.5; Verratti 6.5, Jorginho 6.5, Barella 7; Bernardeschi 6.5 (81′ Lasagna), Insigne 6, Chiesa 6.