A chi ha applaudito Koulibaly? Il suo avvocato cancella ogni dubbio | OneFootball

Mattia Grassani, l’avvocato che sta curando il ricorso del Napoli in merito alla squalifica di due turni per Kalidou Koulibaly, ha dichiarato che gli applausi che sono costati il cartellino rosso al difensore senegalese nel corso della partita  con l’Inter non erano rivolti al pubblico di San Siro ma al direttore di gara Paolo Mazzoleni.

“Ci aspettiamo una convocazione tra domani e dopodomani – ha dichiarato Grassani a Radio Marte – per giovedì o venerdì e tenteremo di cancellare la squalifica per il comportamento irrispettoso del calciatore avuto nei confronti dell’arbitro con quell’applauso dopo l’estrazione del giallo”.

Grassani smentisce quindi la teoria a lungo in voga sui social secondo la quale Koulibaly avrebbe indirizzato i suoi applausi verso i tifosi dell’Inter, ma allo stesso tempo ha confermato che il centrale del Napoli ha avuto tale reazione in seguito ai buu razzisti piovuti dagli spalti di San Siro.

“Si tratta di una vicenda fuori dall’ordinario, ecco perché ci sarà anche Koulibaly davanti al giudice – ha sottolineato nuovamente Grassani -. Il ragazzo vuole far capire come si è sentito durante tutta la gara e perché ha reagito in quel modo, un modo non da Kalidou”.

Il precedente a cui il Napoli si appellerà per chiedere la riduzione della squalifica di Koulibaly è la decisione presa dalla FIGC nel maggio del 2017 nei confronti di Sulley Muntari.

In quel caso la Federcalcio annullò la squalifica per una giornata nei confronti del centrocampista ghanese giustificando il suo comportamento.

Muntari venne espulso da Paolo Minelli nel corso di Cagliari-Pescara dopo aver abbandonato il campo in risposta agli ululati razzisti rivolti nei suoi confronti da una parte del pubblico della Sardegna Arena.

“In quel caso – sostiene Grassani – dissero che l’arbitro non aveva colto lo stato d’animo del giocatore e chiederemo alla corte se Mazzoleni ha percepito che Koulibaly non stava protestando per il giallo, ma per quei cori che lo stavano perseguitando dall’inizio. Secondo noi non è accaduto tutto questo. La genesi poi dei due casi è diversa perché in quel caso Muntari abbandonò il campo e venne espulso, in questo caso Kalidou ha applaudito e poi è stato espulso, ma la causa scatenante è la stessa”.