OneFootball
Giacomo Galardini·10 giugno 2018
OneFootball
Giacomo Galardini·10 giugno 2018
Forse non tutti sanno che l’attuale selezione nazionale della Colombia è anche quella con più chances di andare lontano ai prossimi mondiali.
Los Cafeteros infatti saranno nel gruppo H, insieme alle teste di serie della Polonia (lo so, fatichiamo ancora a crederlo) al Giappone e al Senegal.
Potrebbero addirittura bissare il raggiungimento dei quarti, come avvenne nel 2014, dove furono sconfitti dal Brasile di Neymar. Ma stavolta è diverso: vi spieghiamo perché.
Potremmo spendere tanti nomi: sopratutto nel terminale offensivo, poichè è lì che è concentrato il talento dei colombiani. Ed è con l’attacco che la Colombia si è qualificata ai Mondiali.
Muriel, per esempio, conoscenza del campionato italiano e attualmente al Siviglia, oppure Duvan Zapata, con il suo strapotere fisico, che può entrare e risolverla in qualsiasi momento.
Ma il giocatore chiave – non ce ne vogliano capitan Falcao e Cuadrado – è sicuramente James Rodriguez. Il trequartista viene da una stagione di successi col Bayern, dove in 38 presenze ha segnato 8 gol e sfornato 14 assist, il migliore in Bundes.
E lui il terminale dal quale passano tutte le azioni offensive e le trame di gioco dei cafeteros, ed è lui il solo capace di inventare col pallone tra i piedi.
Come non parlare del giovane talentino difensivo in forza al Barcellona, Yerri Mina? Infatti è davvero un talento precoce: l’11 gennaio 2018 viene acquistato dal Barcellona per 11,8 milioni di euro.
Ex Palmeiras, 24 anni, si è legato al club spagnolo fino al 2023 e ha nel contratto una clausola rescissoria da 100 milioni di euro. Troppi soldi? Chi può dirlo, noi possiamo solo giudicare le sue mosse di danza.
L’allenatore della Colombia sarà quella vecchia volpe argentina chiamata José Pékerman. Ex allenatore dell’Argentina, la sua carriera da calciatore finì precocemente all’età di 28 anni per un’infortunio al ginocchio.
Don José allora dovette arrangiarsi e per mantenere la sua famiglia (di rigorosa fede ebraica) accettò anche i lavori più umili, come il tassista a Buenos Aires.
Ma lo sapete chi sarà l’assistente di Super Pékerman ai prossimi mondiali di Russia? Nientemeno che Esteban Cambiasso. Sì, avete capito bene. Proprio lui.
Oh gloria Inmarcesible! è l’inno nazionale della Colombia. Il testo dell’inno, in versi settenari, è stato scritto dal Presidente Rafael Núñez.
Quello che non tutti sanno è che la musica è stata composta da Oreste Sindici, musicista italiano nativo di Ceccano – in provincia di Frosinone – emigrato in Colombia a metà ottocento.
Praticamente un Calcutta emigrato in Colombia.
La virgen sus cabellos arranca en agonĂa y de su amor viuda los cuelga del ciprĂ©s.
La vergine la sua chioma si strappa agonizzante e vedova d’amor, lo colga dal cipresso.
Che cosa avrĂ voluto dire?
Come non potrebbe essere il caffè l’emoji di una nazionale soprannominata Los Cafeteros?
Con tutto il rispetto per le altre compagini del girone, la Colombia potrebbe agevolmente passare da prima del gruppo ed evitare così la prima del girone H, cioè una tra Belgio e Inghilterra probabilmente.
A dire la verità – e con tutti gli scongiuri del caso – Panama potrebbe diventare un avversario molto più appetibile per i colombiani, in caso riuscisse a beffare una delle due europee, un po’ come fece il Costa Rica con l’Italia e l’Inghilterra nel 2014.
A quel punto se la vedrebbe con la Germania ai quarti di finale, che rappresentano comunque il gradino piĂą alto mai raggiunto nella loro storia ai mondiali 2014.
Che dire: enhorabuena Colombia!