OneFootball
Giacomo Galardini·8 maggio 2019
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Giacomo Galardini·8 maggio 2019
Da terza scelta a eroe indiscusso della serata e idolo dei tifosi. Certo, per un giocatore che spesso parte dalla panchina come Divock Okoth Origi, farsi trovare pronto deve essere fondamentale.
E il talento belga si è fatto trovare prontissimo. L’attaccante infatti era sempre stato criticato come eterna promessa del calcio belga, e bollato come prossimo talento del calcio sempre in procinto di sbocciare, tanto che aveva fatto storcere il naso a molti.
Certo, i numeri non erano dalla sua parte: finora aveva giocato solo 582 minuti, poco più di 6 partite per intero, sparsi in 11 presenze complessive in Premier League e 6 apparizioni in Premier League.
L’attaccante infatti è la quinta scelta la davanti, dietro ai più quotati Salah, Mané, Firmino e Sturridge. Eppure già nell’ultima giornata di Premier League era stato decisivo con il gol contro la sua ex squadra a Newcastle, ieri ad Anfield invece ha segnato la doppietta più pesante della sua carriera.
D’altronde era stato lo stesso Klopp a elogiarlo in conferenza stampa per la dedizione con la quale si allenava in settimana. Mai dire mai quindi: chissà se sarà anche l’eroe della finale di Madrid.