HYPE: il primo derby di Berlino, 30 anni dopo la caduta del muro | OneFootball

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Giacomo Galardini·1 novembre 2019

HYPE: il primo derby di Berlino, 30 anni dopo la caduta del muro

Immagine dell'articolo:HYPE: il primo derby di Berlino, 30 anni dopo la caduta del muro

In occasione del primo derby di Berlino della storia della Bundesliga tra Herta Berlino e 1FC Union Berlin, la redazione italiana di Onefootball ha tradotto un articolo del nostro collega tedesco Jan Schultz.


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La pensate forse in modo diverso? In tal caso, abbiamo preparato quattro motivi che vi faranno cambiare idea e cambieranno la vostra idea di Berlino. Perchè non c’è niente di più berlinese del derby della capitale.

LA VICINANZA

Sabato sera ci sarà il primo derby della Bundesliga tra Hertha e Union. La partita si gioca nell’Alte Försterei, ma sulla carta lo stadio non fa la differenza. I due stadi sono distanti solo circa 25 chilometri. In tempi di globalizzazione, una distanza breve. Nessun altro derby nella Bundes è così vicino geograficamente.

È importante sottolineare come il derby della capitale sia attualmente l’unico in Bundesliga che sorga all’interno di una città. Questo vuol dire una vicinanza intima per le tifoserie, a cui in Germania non siamo abituati. I tifosi di entrambi le squadre sono essenzialmente vicini e condividono, prima e dopo la partita, i treni, le metropolitane, o persino la cassa del supermercato più vicino. Alcuni addirittura dormono nello stesso letto. In sostanza, il blu-bianco (colori dell’Herta) e il rosso-bianco (dell’Union) si incontrano nella vita di tutti i giorni.


LA STORIA PARTICOLARE DELLA CITTÀ

È noto come Berlino non sia una città normale: lo si sa dalle lezioni di storia a scuola, o dalle visite di classe. Per 28 anni, il muro, che non poteva essere superato (almeno da un lato), ha diviso la capitale in Est e Ovest. Da un lato, l’Hertha ha giocato quasi sempre in Bundesliga, dall’altro, principalmente nella RDT Oberliga, ovvero la Serie A della Repubblica Democratica Tedesca, la DDR.

Pertanto, i le due squadre andarono avanti ognuna dal proprio lato del muro, senza competizione, e quindi, senza rivalità. Addirittura, prima della caduta del muro c’era persino una certa forma di amicizia tra le due tifoserie.

Ne è prova che quando l’Herta Berlino va a Praga negli anni 70′ a giocare, i tifosi dell’Union vanno a sostenere la squadra bianca e blu, perchè va bene il muro, ma si tratta pur sempre della squadra di Berlino.

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Dopo ben 29 anni dalla riunificazione della Germania, l’episodio ha portato a due diverse interpretazioni . Per alcuni, sopratutto i più giovani, la rivalità è marcata nettamente da un certo tipo d’odio, altri invece gioiscono dei successi dei ‘rivali’.

Una forma unica di amore e odio. Naturalmente, domenica gli ultras delle curve si dimenticheranno dell’episodio.


PIÙ CHE CALCIO

Le differenze di mentalità tra la linea più amichevole e quella più battagliera sono rispecchiate anche tra le dirigenze delle due società.

Quando l’Hertha vinse all’Alte Försterei nel 2012, Christopher Quiring, berlinese dell’Union, si lasciò andare contro i ‘Wessis” (in tedesco ‘gli occidentali’, epiteto derisorio dei cittadini della Germania Ovest) che celebravano la vittoria.

Una visione obsoleta che portò alle luci della ribalta il presidente dell’Union Dirk Zingler, mentre la scorsa estate dall’alto della sua mentalità anni 60′ si riferiva alla alla “demarcazione” e alla “lotta di classe”.

Dall’altra parte invece l’Herta – che promuove assiduamente due concetti come il cosmopolitismo e la diversità – ha descritto il Derby per bocca del DS Michael Preetz come “una vittoria per l’intera città“.

L’Union è sempre stato additato come il club differente. Dalle parti di Köpenick (quartiere di Berlino dove risiede lo stadio dell’Union) certamente non la pensano diversamente. Ma non si può negare che ci siano due connotate e opposte visioni politiche, come d’altronde in quasi ogni altro derby di Germania.


IL NUOVO CHE AVANZA

Insomma: ogni anno è sempre la stessa storia per quanto riguarda i derby. Leggiamo sempre di quando il presidente dello Schalke 04 Günter Siebert abbia chiesto davvero di mettere i leoni in campo o di come una pallina di carta abbia distrutto il sogno del titolo dell’Amburgo.

Ma ora è tempo di nuove storie, nuove epopee di derby leggendari. E l’insolita relazione tra l’Herta e l’Union fa di Berlino il posto giusto.