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Mario De Zanet·20 agosto 2018

Il bilancio del mercato della Juventus

Immagine dell'articolo:Il bilancio del mercato della Juventus

Il calciomercato è alle spalle, ora lo si può analizzare.

Il mercato della Juventus è stato oggetto di grandi discussioni. Da Ronaldo a Marchisio, passando per l’affare con il Milan: entusiasmo per CR7 e Cancelo, opinioni contrastanti per il ritorno di Bonucci e l’addio del Principino.


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ACQUISTI

Perin (Genoa), Spinazzola (Atalanta, f. p.), Emre Can (Liverpool), Cancelo (Valencia), Kean (Verona, f. p.), Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Bonucci (Milan).

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CESSIONI

Asamoah (Inter, f.c), Lichtsteiner (Arsenal, f.c.), Buffon (PSG, f.c.), Howedes (Schalke, f.p.), Cerri (Cagliari), Mandragora (Udinese),  Higuain (Milan); Caldara (Milan); Pjaca (Fiorentina); Marchisio (rescissione consensuale).

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L’ANALISI

La Juventus e il suo mercato sono, come annunciato a più riprese, girati attorno ai due affari più noti di questa estate: Cristiano Ronaldo e l’affare con il Milan, in cui Higuain e Caldara hanno lasciato Torino e Bonucci invece vi è tornato. È chiaro che l’obiettivo di questa campagna acquisti è la vittoria immediata. Vincere subito, potrebbe essere lo slogan di questa campagna acquisti: anche l’arrivo di Cancelo, miglior terzino destro della scorsa Serie A, va in tale direzione.

L’operazione CR7, come detto da molti, ha poche controindicazioni: dentro e fuori dal campo, la Juventus ha completato un affare al cospetto del quale si può solo dire chapeau. Diversamente, si può discutere dell’affare con il Milan, in cui il ritorno di Bonucci è costato l’addio di Caldara, su cui la Juventus aveva veramente puntato.

Un rischio, calcolato, ma pur sempre un rischio. Come se la Juventus avesse spinto a spingersi più in là, a fare qualcosa di più del solito, esplorando anche il campo dell’imponderabile. Sinora, la società bianconera è stata perfetta nel programmare: lo stadio, gli scudetti, la finale di Champions. Tutti passi eseguiti uno alla volta, mentre stavolta, per fare l’ultimo verso la vetta, la Vecchia Signora ha scelto di rischiare.

Un’interpretazione diversa, del mercato, che si percepisce anche osservando come sia finita la storia di Marchisio alla Juventus: si può essere in accordo o meno, ma indubbiamente mai, la Juventus, era arrivata all’ultimo giorno di mercato a decidere il destino di uno dei giocatori più rappresentativi.

Un ultimo, ultimissimo passo verso quella coppa dalle grande orecchie, cogliendo un’occasione come Ronaldo e sacrificando un giovane ed una bandiera: sarà la strategia giusta?

LA CERTEZZA

La Juventus ha una rosa infinita. Due squadre che potrebbero addirittura arrivare prima e seconda in Serie A. Questo risultato, costruito nel corso degli anni, è veramente evidente ora, dopo l’ultimo mercato: basti pensare che uno come Marchisio non è stato più considerato necessario. E si tratta di un enorme lusso, che nessun altra avversaria italiana può vantare.

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L’INCOGNITA

Avere scelto Ronaldo ed aver richiamato Bonucci, significa aver inserito due personalità forti. A ciò si lega un rischio: la Juventus, vissuta e cresciuta in nome del gruppo, deve rimanere fedele alla sua natura, senza che un aumento del numero di campioni le tolga quella fame che l’ha sempre caratterizzata nelle ultime stagioni.

IL VOTO

9,5