OneFootball
Mario De Zanet·17 aprile 2019
OneFootball
Mario De Zanet·17 aprile 2019
L’impresa non arriva, ma il Porto esce a testa alta dalla Champions League: l’1-4 del Liverpool mente sulla prestazione dei padroni di casa, generosi ma impotenti al cospetto di un Liverpool estremamente maturo. In sintesi, infatti, il Porto gioca, il Liverpool segna: passano gli uomini di Klopp e affronteranno il Barcellona.
Pronti via e il Liverpool sospira di sollievo: nemmeno 60 secondi sul cronometro e Corona si costruisce lo spazio per un tiro a giro che sorvola la traversa.
Un campanello d’allarme per i Reds, avvisati successivamente anche da Marega, tra i più attivi nei portoghesi. Non si può che togliersi il capello di fronte al Porto, inconsciamente condannato ma capace di giocare una prestazione brillante.
Tuttavia, alla prima discesa, il Liverpool non perdona: il primo quarto di gara è di marca Porto, ma al 26′ passano i Reds, abile a sfruttare una transizione resa vincente dall’assist perfetto di Salah per il tap in vincente di Mané.
La parola fine incombe sul Dragao, ma Klopp non si fida e inserisce Firmino dopo l’intervallo. La sfida non cambia e il Porto viene condannato ancora: i portoghesi si sbilanciano e i Reds disegnano un contropiede da manuale, finalizzato da Salah.
La rete dell’egiziano chiude definitivamente il match, ma arrivano altri 3 gol, a qualificazione definitiva: prima accorcia Militao, poi c’è gloria anche per Firmino e Van Dijk. Finisce 1-4 in Portogallo: la semifinale sarà Messi-Salah.