Il punto più basso della relazione fra Bonucci e la Juventus | OneFootball

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Andrea Agostinelli·5 aprile 2019

Il punto più basso della relazione fra Bonucci e la Juventus

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La scorsa stagione, alla vigilia di Juventus-Milan ci si chiedeva come il pubblico bianconero avrebbe accolto Leonardo Bonucci alla sua prima da ex all’Allianz Stadium.

I toni e i modi con cui era maturato il suo addio facevano pensare ad un trattamento ostile, come poi si è verificato nei fatti.


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Cori, fischi, insulti che anzichè spezzarlo hanno avuto l’effetto contrario, caricandolo di motivazioni.

Sì, perchè quello che nessuno si era chiesto era come avrebbe reagito Bonucci, uno che per la Juventus aveva dato tutto ma da cui era scappato non appena aveva capito che non poteva essere più casa sua.

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Quella sera di fine marzo Bonucci probabilmente sperava in qualche gesto di affetto in più ma ora che era un avversario nessuno aveva intenzione di farlo sentire nuovamente il benvenuto.

Da qui la rabbia che, dopo aver sovrastato i suoi vecchi compagni di reparto e aver battuto l’amico di tante battagli, lo spinge a portarsi il dito alla bocca e a trasformare quello che per anni era stato un simbolo della juventinità in Italia in una vendetta personale.

Quel gol sembrava il punto di non ritorno: Bonucci e la Juventus in quell’istante erano universi troppo lontani per ricongiungersi, non sarebbe bastato tutto il tempo del mondo per ricucire quella distanza.

E invece…