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Mario De Zanet·12 gennaio 2019

Inghilterra, la Spy Story: Bielsa spia Lampard, arriva la polizia

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Spy Gate alla vigilia di una delle sfide più mediaticamente attese della Championship, la seconda serie inglese: il Leeds di Bielsa affronta il Derby County di Lampard e alla vigilia succede l’impensabile.

Una Spy Story che non si spegnerà facilmente, perché chi ha spiato ha vinto: i padroni di casa si sono imposti 2-0 all’Elland Road.


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IL FATTO

Giovedì sera, il Derby County era in campo per preparare la sfida di ieri con il Leeds, capolista della Championship, e l’allenamento è stato sospeso a causa della presenza di una spia che osservava le indicazioni di Lampard: è intervenuta addirittura la polizia per fermare un uomo, munito di pinze e binocolo.

Gli ufficiali si sono recati al campo di allenamento del Derby County per interrogare un individuo appostato nei pressi della recinzioneComunicato della Polizia di Derby

L’AMMISSIONE

La faccenda sarebbe peculiare di per sé, ma ieri, prima della partita, si è arricchita di un capitolo inatteso: l’allenatore del Leeds Bielsa ha ammesso di aver inviato un suo uomo a spiare l’allenamento del Derby County di Lampard.

Una confessione delle sue, una confessione da Loco: “Sono solo io il responsabile -ha detto Bielsa nel prepartita- e non ho chiesto il permesso al Leeds. Non importa se sia legale o meno: a me importa che il Derby County non ritenga sia una manovra giusta”.

“Ho già parlato con Lampard e mi ha detto che non mi sono comportato secondo le regole del Fair Play. Io ho un’opinione diversa, ma ora quel che conta è ciò che Lampard e il Derby County pensano.” ha detto Bielsa, scusandosi a modo suo.

Infine, Bielsa ha aggiunto: “Non per giustificarmi, ma questo tipo di tattiche le uso sin da Mondiali in cui allenavo l’Argentina. Non è qualcosa di illegale: è qualcosa di pubblico e se ne parla nella stampa. Secondo alcuni è giusto, secondo altri no“.

LA RISPOSTA

Subito dopo le parole di Bielsa, anche Lampard ha parlato a Sky Sports: “Secondo me, è assolutamente sbagliato. E una considerazione culturale, come l’ho fatto altrove, non la posso accettare: se sarò abbastanza fortunato da poter allenare fuori dall’Inghilterra, mi adeguerò a quelle che sono le usanze del posto.”

Questa faccenda ha fortemente disturbato la nostra preparazione alla partita. Si potrà dire che sto cercando una scusa, ma dirò le stesse cose dopo la sfida, qualunque sia il risultato” ha tuonato l’ex Chelsea.

“E non accetto nemmeno che si dica che essere spiati non sia rilevante: se la tattica non ha valore, allora Guardiola, Pochettino e Klopp sono semplicemente allenatori fortunati” chiosa Lampard.

LA PARTITA

Il Leeds ha dominato la sfida di ieri, dopo l’ammissione del suo allenatore: la capolista della Championship ha allungato sul Norwich, arrivando a +5 in classifica, in attesa che la 27a giornata si completi oggi.

I padroni di casa hanno effettivamente meritato i 3 punti, dominando per ampi tratti di gara: determinanti le reti di Roofe e Harrison. E, alla fine, come hanno esultato? Imitando il lavoro dell’assistente di Bielsa.

IL POSTPARTITA

Inevitabilmente, l’episodio è emerso anche nel post partita: la sfida è quasi passata in secondo piano in sala stampa. E Lampard ha ribadito la propria opinione: “Non è il mio modo di comportarmi. Preferirei non allenare piuttosto che mandare persone di nascosto. Io ho studiato il Leeds nell’ultima settimana, guardando le loro partite: questo fa parte del gioco. Mandare qualcuno a spiare di nascosto lo ritengo oltre i limiti“.

Bielsa invece ha voluto spiegare il suo comportamento: “Non intendo giustificare quel che ho fatto perché devo rispettare le norme del Paese in cui lavoro. Posso soltanto spiegare perché ho agito in un certo modo: l’ho fatto per molti anni ed è qualcosa di legale”.

“Ma, in Sud America, non si scatena questa indignazione quando il fatto diventa pubblico: vorrei soltanto chiarire che non sono una persona scorretta e devo rispettare la tradizione del Paese in cui lavoro.

Smetterà, pertanto, Bielsa di spiare gli avversari? “Mi sono espresso abbastanza su questo argomento – risponde Bielsa a precisa domanda – Il comportamento deve essere incline a quello che ho detto sinora“.


Non una risposta negativa, ma nemmeno affermativa: di sicuro, se ripeterà queste sortite, Bielsa manderà qualcuno di più scaltro. Qualcuno che non si faccia scovare.