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Andrea Agostinelli·6 marzo 2019

La leadership silenziosa di Alessio Romagnoli sulla difesa del Milan

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Nei minuti successivi alla vittoria del Milan sul Sassuolo girava una statistica che raccontava come Alessio Romagnoli avesse vinto ogni contrasto provato in campionato.

Si tratta di un numero che non trova alcuna conferma ma che in qualche modo è sembrato credibile per il rendimento che il capitano rossonero sta avendo in questa stagione e per il fatto che il Milan abbia incassato solo 3 gol nel 2019.


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Romagnoli è stato ulteriormente responsabilizzato da Gattuso dopo l’addio di Bonucci ma la convivenza con Musacchio sta regalando grandi soddisfazioni al tecnico.

Di fatto tra i due centrali l’argentino è quello deputato alla marcatura della punta centrale mentre nella maggior parte dei casi Romagnoli marca lo spazio.

In questo contesto può selezionare i propri interventi (0.89 falli a partita, 4.46 duelli aerei vinti) e agire in seconda battuta per liberare i palloni che cadono in area di rigore (3.48 a partita).

Romagnoli è anche fondamentale in fase d’impostazione dato che Gattuso ha indottrinato i giocatori del Milan affinché non sprechino mai il pallone nella prima costruzione.

Il capitano rossonero ha una precisione nei passaggi pari al 91.8% (85.2% in avanti) e ogni partita mette a referto almeno 5 lanci lunghi accurati.

Numeri che, tornando al titolo dell’articolo, dimostrano come Romagnoli sia in tutto e per tutto il leader silenzioso di questo Milan lanciato verso la qualificazione in Champions League.