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Andrea Agostinelli·13 novembre 2018

La UEFA è pronta ad investigare ancora su PSG e Manchester City

Immagine dell'articolo:La UEFA è pronta ad investigare ancora su PSG e Manchester City

Tramite un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, la UEFA per la prima volta si è esposta sul tema del Fair Play Finanziario dopo le accuse mosse nei suoi confronti da Der Spiegel.

Il quotidiano tedesco, tramite i documenti ottenuti con Football Leaks, sostiene che il massimo organismo europeo abbia ceduto alle pressioni di Manchester City e PSG così che le sanzioni nei loro confronti per la violazione dei paletti del FFP fossero molto più leggere rispetto a quanto previsto dal regolamento.


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“La UEFA  – si legge nel comunicato – conduce una valutazione annuale di tutti i club sui requisiti FFP di pareggio in bilancio su base triennale. Ciò include una valutazione approfondita delle posizioni finanziarie dei club sulla base sia delle informazioni divulgate dai club stessi (ovvero i rendiconti finanziari verificati indipendentemente), sia di una serie di verifiche e analisi di conformità intraprese dalla UEFA (ovvero verifiche effettuate tramite organi terzi e indipendenti).

In caso venissero fuori nuove informazioni che potrebbero essere rilevanti per tale valutazione, la UEFA le userebbe per contestare le cifre e per chiedere spiegazioni, chiarimenti o ulteriori prove da parte del club interessato. Se nuove informazioni dovessero rilevare delle possibili irregolarità nei casi precedentemente archiviati, tali casi potrebbero essere riaperti e riesaminati caso per caso”.

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La vicenda risale alla stagione 2013/2014. Secondo quanto ricostruito da Der Spiegel e dall’European Investigative Collaborations (EIC), Manchester City e PSG avrebbero messo a bilancio sponsorizzazioni retroattive per centinaia di milioni di euro al fine di aggiustare i bilanci e rispettare le regole del FFP.

Entrambe le squadre rischiavano l’esclusione dalla Champions League ma un fitto scambio di mail fra le due dirigenze e Gianni Infantino, all’epoca segretario generale della UEFA, evitò questo scenario.

Il Manchester City venne condannato a pagare una multa di 60 milioni di euro, cifra che successivamente venne ridotta, mentre il PSG venne scagionato da ogni accusa nei suoi confronti.

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“Il Fair Play finanziario – si legge ancora nel comunicato – ha migliorato di gran lunga lo stato di salute delle finanze del calcio europeo a livello di club. Sette anni fa, infatti, i club europei avevano un debito cumulativo di €1,7 miliardi, l’anno scorso si è arrivati a un utile di 600 milioni di euro. La sua introduzione è stata senza dubbio un successo per il calcio in tutta Europa.

Il FFP è un regime che i club desiderosi di partecipare alle competizioni UEFA accettano di rispettare, e si basa sulla collaborazione dei club nel dichiarare una posizione finanziaria completa e genuina. La UEFA può verificare le informazioni che riceve, ma deve anche contare sul fatto che quelle informazioni siano lo specchio reale e preciso dello stato finanziario di un club”.