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Andrea Agostinelli·24 luglio 2019
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Andrea Agostinelli·24 luglio 2019
L’esordio in International Champions Cup non ha regalato molti spunti a Marco Giampaolo.
Rispetto al Bayern Monaco, il Milan è apparso indietro sul piano atletico e questo elemento ha allargato ulteriormente il divario fra le due squadre.
Inoltre l’assenza di numerosi titolari non ha permesso al tecnico rossonero di testare sul campo quei concetti di gioco a lui tanto cari.
Volendo fare comunque un bilancio, una delle poche note positive è stato il rendimento di Daniel Maldini.
Complice l’infortunio di Suso, Giampaolo lo ha catapultato in campo da titolare schierandolo alle spalle di Piatek e Castillejo.
Dopo un inizio timido, Maldini ha cominciato a muoversi per il campo con più decisione abbassandosi per prendere il pallone e combinare nello stretto con le punte o i centrocampisti.
Ha avuto anche una grande occasione per portare il Milan in vantaggio con una conclusione ravvicinata di prima intenzione che è uscita di poco alta sulla traversa.
In generale, nei 60 minuti ha confermato pregi (buona tecnica di base) e difetti (troppo debole fisicamente per reggere il confronto a livello professionistico) visti in Primavera nella scorsa stagione.
È molto difficile che Giampaolo lo aggreghi alla prima squadra per tutta la stagione ma per i lampi di talento fatti intravedere ieri notte è lecito aspettarsi di vederlo ancora in campo domenica sera contro il Benfica.