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Andrea Agostinelli·10 dicembre 2018
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Andrea Agostinelli·10 dicembre 2018
La Procura di Firenze ha inviato un avviso di garanzia nei confronti di due medici, uno di Firenze e uno di Cagliari, nell’ambito dell’indagine sulla morte di Davide Astori.
L’accusa è di omicidio colposo per i fatti avvenuti lo scorso 4 marzo, quando il capitano della Fiorentina venne ritrovato senza vita nella sua camera di albergo a Udine.
L’autopsia aveva stabilito che la morte fosse avvenuta per bradiaritmia, una progressiva diminuzione dei battiti del cuore fino alla fine degli stessi mentre una seconda perizia ha stabilito che a causare la morte di Astori sia stata una tachiaritmia, ovvero un’accelerazione improvvisa dei battiti.
Da quanto è stato ricostruito sino ad ora i due medici indagati lavorano in centri per l’idoneità sportiva, uno con sede a Firenze e l’altro a Cagliari, e avrebbero firmato le idoneità all’attività sportive del calciatore.
Nel corso delle proprie indagini, la Procura di Firenze ha scoperto che nell’ultimo electrocardiogramma effettuato da Astori era stata individuata una extrasistolia a due morfologie.
La stessa Procura aveva incaricato il professor Domenico Corrado dell’Università di Padova, uno dei massimi esperti mondiali in cardiologia dello sport, a svolgere ulteriori approfondimenti per stabilire se in virtù di quei problemi poteva essere concessa l’idoneità sportiva a Davide Astori oppure no.
La relazione è stata consegnata al procuratore capo Giuseppe Creazzo e, con tutta probabilità, i risultati racchiusi in quella relazione sono la ragione per cui sono scattati gli avvisi di garanzia.
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