Nainggolan e quelli che ritornano a casa: da Tevez a Chevanton | OneFootball

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Mario De Zanet·5 agosto 2019

Nainggolan e quelli che ritornano a casa: da Tevez a Chevanton

Immagine dell'articolo:Nainggolan e quelli che ritornano a casa: da Tevez a Chevanton

Radja Nainggolan è l’ultimo di tanti uomini che hanno scelto di tornare a casa. Una casa adottiva, la Sardegna, dove il Ninja arrivò a 22 anni, rimanendoci per 4 stagioni.

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Lì il belga si fa grande, matura e si merita la Roma: Cagliari gli è rimasta dentro ed oggi il Ninja sceglie di tornare dove è stato bene. Una scelta di cuore, familiare, che lo ha portato a rinunciare all’ambizioso progetto della Fiorentina.


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Il Ninja non è il primo e nemmeno sarà l’ultimo, ma indubbiamente la sua scelta è speciale, perché Cagliari difficilmente gli permetterà di giocare ai livelli vissuti negli ultimi 10 anni.

Di ritorni simili ce ne sono, e cominciamo dalla stessa terra, dove è tornato Gianfranco Zola.


GIANFRANCO ZOLA

Parliamo di terra, la Sardegna, perché Zola non aveva mai giocato al Cagliari, ma scelse di tornare nella regione che l’ha cresciuto e l’ha formato, prima di spiccare il volo verso Napoli.

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Al Chelsea, l’esperienza di vita più forte, vissuta in 7 anni che lo hanno reso una leggenda Blues, ma, alla fine, l’ultima tappa è stata ad un passo da casa:  Magic Box favorì la promozione in A e l’anno successivo si ritirò, al termine di una stagione da 9 gol in 31 partite.


FERNANDO CAVENAGHI

Il Monumental ce l’ha tatuato sul braccio: ecco cos’è il River per El Torito. Il centravanti malinconico tornò a casa nel momento del bisogno: il River aveva appena vissuto il dramma della retrocessione e Cavenaghi tornò al Monumental, aiutando i Milionarios a tornare in Primera Division nel 2011.

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Non venne confermato e tornò in Europa, ma trascorse comunque un’ultima esperienza al River,  tra il 2014 e il 2015.


ALESSANDRO DIAMANTI

Alino e il Livorno. È lì che si afferma, tra il 2007 e il 2009, dopo un lungo girovagare tra Prato e alcuni prestiti.

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A Livorno diventa campione ed idolo, meritandosi il West Ham. Ci tornerà quasi 10 anni dopo, con la squadra amaranto in Serie B, a lottare per non retrocedere: quest’anno Alino è stato uno degli artefici della salvezza.


CARLITOS TEVEZ

Rimaniamo a Buenos Aires, ma parliamo del Boca. Alla Bombonera è tornato Carlos Tevez, dopo aver scritto la storia a Manchester e Torino.

Un ritorno speciale, condito da quel Superclasico che, nonostante l’esito negativo, rimarrà nella storia del futbol: tra le immagini di quella sfida ci sono il grido di battaglia al termine del 2-2 dell’andata ed il suo sguardo ferito nei meandri del Monumental.


ERNESTO CHEVANTON

“Lecce è la mia vita”: quando arriva in Salento, l’uruguaiano immediatamente il Via del Mare: la gente se ne innamora e la pelle di Chevanton diventa giallorossa.

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Lo dimostrerà 10 anni più tardi: tornerà a Lecce non una, ma due volte. La terza ed ultima avventura in Salento è memorabile: il Che firma un contratto a tempo indeterminato a 900 euro al mese ed il Lecce sfiora la promozione in Serie B.

Nonostante le dichiarazioni dell’estate precedente, il contratto non gli viene rinnovato, ma il Lecce gli rimane dentro.