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Giacomo Galardini·22 maggio 2019
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Giacomo Galardini·22 maggio 2019
Con una sola giornata al termine del campionato, è arrivato il momento di fare i conti in tasca alle squadre di Serie A. Visto che ci sono ancora diversi verdetti non ancora decisi – tra tutti la Champions League, ma anche la lotta salvezza – andiamo a far luce su un fattore non insignificante: i premi per i piazzamenti.
E proprio i premi potrebbero infatti essere un ottimo deterrente per alcune squadre che – anche se fuori da possibili traguardi – potrebbero pensarci due volte prima di ‘regalare’ una partita, visto che economicamente, un posto in più o in meno in classifica cambia eccome.
Bisogna innanzitutto menzionare come vengono ripartiti i diritti televisivi, ossia la fetta più grossa: da un totale di circa 1,150 miliardi di introiti televisivi, si procede in questo modo.
A queste cifre vanno aggiunte poi le somme relative ai bonus economici garantiti dall’UEFA per la qualificazione alle coppe europee e e quelli previsti dalla Lega con il paracadute per le società retrocesse in B.
Ecco quanto guadagnano le squadre di Serie A in base ai piazzamenti per la stagione 2018/2019. A sinistra la posizione, mentre a destra la cifra in milioni di euro.
Dalla classifica emerge che, dal momento che tra il 10° e il 14° posto ballano 3,2 milioni, dire che le squadre non in lotta per un posto in Europa o non coinvolte nella bagarre retrocessione non hanno più nulla da chiedere è una vera e proprio castroneria.
Infatti, Sassuolo, Spal, Cagliari, Bologna e Fiorentina non lottano per la “gloria” o per la salvezza matematica, ma per accaparrarsi una bella cifra, in questi tempi di crisi.