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Mario De Zanet·14 febbraio 2019

Spalletti, da Totti ad Icardi: quando il capitano divide

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Luciano Spalletti e Mauro Icardi, Luciano Spalletti e Francesco Totti. Mondi diverse, città diverse e personaggi diverse, eppure un protagonista comune. A quasi 2 anni di distanza, Luciano Spalletti rivive una situazione di distacco, di allontanamento.

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A Roma non finì benissimo e fu il tecnico toscano a lasciare la Capitale, nonostante Totti avesse oramai annunciato il ritiro. Le tensioni createsi attorno al Capitano erano divenuto incontrollabili per il tecnico toscano, promesso sposo dell’Inter: Totti è Totti e difficilmente si può sopravvivere alla piazza se il Capitano non è dalla tua parte.


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A Milano, invece,  il culto di Icardi è meno diffuso e ciò rende complessa la lettura di un futuro. Sia di Icardi sia di Spalletti. Oggi la bilancia è equilibrata, non polarizzata come a Roma: le parti sono egualmente deboli.

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A Trigoria, inevitabilmente, Spalletti era condannato all’addio, proprio perché aveva rotto con il popolo, rappresentato dal suo capitano. Oggi invece la discussione si muove su due piani, non ancora intersecati.

Spalletti e le critiche per il suo gioco da una parte, Icardi per alcuni suoi atteggiamenti dall’altra. Le possibilità pertanto sono le più diversificate verso l’estate: se ne vanno entrambi, rimane uno dei due, rimangono entrambi.

Due anni dopo, cosa possiamo dire? Come possiamo valutare la gestione di Spalletti? Possiamo dire che, alla resa dei conti, il tecnico toscano sa usare il pugno duro, ma anche tenere il polso della situazione.

Se, ad esempio, pensiamo alla Roma, non possiamo dimenticare come i giallorossi siano stati capaci di qualificarsi alla Champions League, difendendo il secondo posto. Certo, il rapporto con Totti non era eccellente, ma un allenatore a quali richieste deve rispondere? Forse Spalletti non ha saputo gestire totalmente lo spogliatoio, ma ha raggiunto il suo obiettivo: se Spalletti non avesse raggiunto l’obiettivo, non ci sarebbe stata Roma-Barcellona.

Oggi appunto la situazione è differente, ma il caso Totti può indurre fiducia nei tifosi interisti: Spalletti, seppur in mare tempestoso, ha guidato la nave sino al porto. Come lo ha fatto a Roma, potrà farlo anche a Milano, gestendo le delicate grane Perisic ed Icardi.