Tra Smalling e Mkhitaryan: uno sguardo al mercato della Roma | OneFootball

Una sessione cominciata in maniera silenziosa si è chiusa con il proverbiale botto: Mkhitaryan è stato il decimo arrivo dell’estate romanista, in un mercato di cambiamento, simile a quella dell’anno scorso.

Fonseca dovrà non ripetere quanto fece Di Francesco: a suo vantaggio, c’è una formazione che sembra essere costruita a sua immagine e somiglianza, oltre ad una pressione minore rispetto al suo predecessore, che viveva con l’ombra della semifinale di Champions League.

IL TABELLONE

E ALLA FINE.. FURONO FUOCHI D’ARTIFICIO

L’annuncio di Mkhitaryan e il rinnovo di Dzeko sono i fiori all’occhiello dell’estate giallorossa, dove Petrachi ha acquisito profili interessanti, che a Roma possono calarsi in una dimensione ideale, dove possono avere un ruolo centrale al fine di crescere e giocarsi le chance per Euro 2020.

Pensiamo a Pau Lopez, Spinazzola, Mancini, Veretout e Zappacosta: tutti giocatori che hanno la Nazionale nelle proprie corde, ma devono conquistarla.

PARLERÀ IL CAMPO, MA..

A Roma non hanno accolto con estrema gioia l’arrivo di Smalling: la lunga attesa e i nomi circolati avevano indotto a pensare che la Roma si regalasse un difensore di prima fascia, invece l’inglese non ha certo incantato nell’ultima stagione allo United. Questa rimane la macchia principale di un mercato complessivamente positivo.

VOTO: 7

Petrachi saputo attendere ed ha piazzato colpi mirati, ma soprattutto ha saputo trattenere Dzeko: non era facile costruire una squadra solida sui cocci, psicologici e non, della scorsa stagione. A Roma ne sono stati capaci: ora tocca a Fonseca.

Foto copertina: AS Roma